Aumentano le rese per la produzione frutticola romagnola nel 2024 sul 2023, ma era abbastanza scontato dato il verificarsi, lo scorso anno, di qualunque evento meteo disastroso sulle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Bene anche patate e cipolle, in calo le fragole. Sono solo alcuni dei dati emersi la scorsa settimana all'annuale report organizzato da CIA sul bilancio dell'annata.
"Le fragole, seppur con rese migliori, hanno registrato un calo quantitativo del 34% in campo e del 6,5% in serra, causato dalla contrazione delle superfici, -43% in campo e -17,6% in serra; in pieno campo i rischi climatici rendono difficoltosa la coltivazione", è stato detto al convegno. L'albicocco, a fronte del calo di superfici, ha migliorato rese e produzioni: l'introduzione di varietà più tardive ha inoltre allungato il periodo di permanenza sul mercato per tutta l'estate. La Romagna detiene circa il 75% di superficie sul totale regionale, con la provincia di Ravenna al 45% circa. La Romagna, con il 90% circa di superficie, per lo più concentrata nel ravennate (intorno ai tremila ettari), resta il cuore regionale del kiwi. La produzione è tornata a crescere, trainata soprattutto dal kiwi giallo, ma quella del 2023 è stata la peggiore degli ultimi sette anni. Per la pericoltura, la situazione è in chiaroscuro. Nell'area romagnola, dove si trova circa il 15% di superficie sul totale regionale, si registra un aumento delle rese e della produzione, ma il 2023 era stato veramente drammatico e per gli ettari si conferma nel 2024 il trend in calo. "I progetti su noce e nocciolo procedono bene. Il melograno, invece, negli ultimi dieci anni non ha raggiunto lo sviluppo auspicato, principalmente a causa delle condizioni climatiche della Romagna, che ostacolano, ad esempio, il raggiungimento della colorazione ideale richiesta dal mercato". Anche per l'orticolo il 2024 è segnato dalle sfide del clima: inverno secco, irrigazioni anticipate poco efficaci per l'estate torrida e per le precipitazioni sporadiche. Queste condizioni hanno causato cali di produzione per alcune colture e hanno mantenuto alti i prezzi di mercato penalizzando i consumi. Zucchine, pomodori, spinaci, bietole e scarole hanno superato i 3-4 euro/kg in estate. Si rileva un incremento delle superfici seminate per cipolle (+13%), pomodori da industria (+8% circa) e patate (+6%). Le cipolle hanno subito un calo delle rese medie (da 343,3 q/ha a 376,6 q/ha), mentre le patate hanno recuperato valori normali dopo il crollo del 2023. "Per quanto concerne le colture da seme, la situazione è variegata. Per le superfici orticole da seme certificate le stime non sono ancora definitive; la produzione è buona per cetrioli, coriandolo e piselli; scarsa per le cicorie; sarebbe stata buona per le carote, ma si sono verificati molti scarti in lavorazione", conclude una nota della CIA. Per maggiori informazioniCIA Romagna FreshPublishers © 2005-2025 FreshPlaza.it